Uso di JBuddy

Usare JBuddy è semplicissimo.
La miglior cosa da fare per impararlo è proprio usarlo!
Facciamo un esempio di uso tipico per chiarire un po' le idee.

Primo programma con JBuddy

La finestra di JBuddy ha un aspetto simile a questo:



Nell'area centrale (quella bianca) si può scrivere il codice.
Per sapere con precisione la sintassi accettata leggere la sezione Sintassi della guida.
Per adesso puoi considerare il codice di JBuddy un java semplificato che ti permette di lavorare anche senza creare classi.

Scriviamo qualche riga per dimostrare il funzionamento di JBuddy. La finestra adesso risulta cosė:



Per eseguire il codice in questione clicchiamo sul tasto indicato in rosso: dopo un tempo di elaborazione otteniamo questo risultato:


Il compilatore Java ha rilevato un errore! Per correggerlo cancelliamo la scritta "blabla" e riproviamo ad eseguire ancora:



JBuddy ha compilato ed eseguito il codice.
Nella parte bassa (in blu) possiamo vedere il suo risultato.
Se vuoi puoi salvare il tuo elaborato dalla scelta Salva nel menu File


Altre Operazioni

Come avrai sicuramente visto JBuddy è un ambiente molto semplice da usare: l'interfaccia è stata modellata per assomigliare il più possibile ad un editor di testi.

Puoi sperimentare le altre operazioni: è sicuramente il modo migliore per imparare il programma.

Le funzioni che potrebbero essere meno intuitive sono state documentate come paragrafi separati di questa guida.